Colombia, Petro dichiara lo stato di emergenza nel Catatumbo
Nella regione vicina al Venezuela 100 morti e 20mila sfollati
Il presidente della Colombia Gustavo Petro ha dichiarato oggi lo stato di "disordini interni e di emergenza economica" nella regione del Catatumbo, diventata da giovedì scorso l'epicentro di una sanguinosa guerra tra l'Eln, l'Esercito di liberazione nazionale, e i dissidenti delle Farc per controllare la seconda più grande area di coltivazione della coca del paese sudamericano. Il Catatumbo è situato nel nord-est del dipartimento del Norte de Santander, al confine con il Venezuela, e la guerra tra i due gruppi guerriglieri di matrice marxista ha già ucciso negli ultimi 5 giorni oltre cento persone, quasi tutti contadini, costringendo 20mila di loro a lasciare le loro case, in un esodo senza precedenti. "Hanno perso la loro intelligenza. La rivoluzione può essere fatta solo con il popolo e senza violenza. La pace è la bandiera rivoluzionaria perché è la bandiera della vita. Vengono dichiarati lo stato di disordini interni e lo stato di emergenza economica (nel Catatumbo). Mi aspetto il sostegno della magistratura", ha detto poco fa Petro sul suo account ufficiale di X. Con questo annuncio il governo avrà i "poteri strettamente necessari per scongiurare le cause dei disordini" riporta il quotidiano El Tiempo.
M.Ansbro--IP